MARVEL IT presenta:

I DIFENSORI

#55

E LO CHIAMI FINALE QUESTO ?

(o “Questa non è una saga” Parte 5 di 5)

 

 

La base di un gruppo di super-eroi dovrebbe essere riconoscibile a miglia di distanza. Quella di un non-gruppo, quindi, dovrebbe essere la cosa più anonima mai vista. Specialmente se è stata usata come tale al massimo per venti minuti.

I Richmond Laboratories di New York City svolgono il compito alla perfezione. Un palazzo di dieci piani alla periferia di New York City, con i suoi muri bianco sporco, a tutto fa pensare tranne che ai Difensori.

Anche se, quando di punto in bianco le pareti esterne cominciano a ricoprirsi di crepe come se qualcosa avesse distrutto metà delle fondamenta e l’intero palazzo fosse sul punto di sprofondare sottoterra, a qualcuno potrebbero anche venire dei sospetti.

Sezione 14, fino a poco fa la zona di quarantena.

Ora potrebbero tranquillamente chiamarla Sezione 7, dato che tutta la stanza (in realtà l’intero piano, ma questo gli occupanti non lo sanno ancora) è stata tagliata a metà da un lampo di energia rossa.

I presenti sono un gruppo di persone che al momento, per comodità, chiameremo Difensori. Chi faccia parte del gruppo e chi non è sempre un problema, con loro.

Sicuramente Nottolone ed il Cavaliere Nero fanno parte della categoria. Così anche Hellcat e la Valchiria. In molti direbbero che anche Carol Danvers, moglie del Cavaliere e normalmente Miss Marvel, faccia parte del gruppo anche se sembra aver perso i poteri.

Sicuramente Deadpool non è da contare, in quanto prigioniero e non proprio bravo ragazzo. Può essere dubbio il caso di Replica, la ragazza avvolta da un attillato costume organico verde scuro che fino a poco prima era un esercito di migliaia di cloni (non chiedete).

Tutte queste persone, e diciamo i Difensori in generale, sono abituate alle sorprese e ai colpi di scena. Ma che un tizio dalla pelle marmorea, gli occhi di fiamma azzurra ed una pesante armatura cremisi piombi dal nulla tagliando a metà la loro base con una luminosa spada rossa…è quasi fuori dal comune.

Che non si capisca una parola di quello che dice è un interessante diversivo.

 

Lo straniero cremisi sta puntando la propria lama contro Replica, nel silenzio generale. Aggrappato a quanto resta del pavimento, si prepara a colpire.

-Vrrw Torn grfzzzkw

La sua spada viene fermata dalla Lama d’Ebano e Dragonfang, rispettivamente le mistiche spade indistruttibili del Cavaliere Nero e della Valchiria.

-Credo che tu ci debba qualche spiegazione, che ne dici ? – chiede l’ex Vendicatore.

Le due lame impediscono alla spada rossa di avanzare verso Replica ma non allo straniero di fare un salto indietro e, con un ampio fendente, rilasciare un’onda di energia rossa che colpisce il soffitto.

Quello che ne risulta è un breve time-out in cui tutti cercano di non farsi cadere sulla testa la Sezione 13. Nottolone usa il suo jetpack per volare verso le fondamenta, il Cavaliere e la Valchiria usano le proprie spade per distruggere le macerie che non riescono a schivare, Hellcat usa la sua agilità per afferrare Carol e Replica per poi scappare insieme agli altri, e Deadpool si lascia cadere addosso tutto quanto.

Le acque si calmano per un po’, dato che la polvere del crollo impedisce a tutti di vedere. L’unico a cui veramente non potrebbe interessare di meno è Nottolone, che ha parso da mesi i propri occhi.

Il suo udito mistico lo avverte del pericolo corso da Replica, e si sbriga a correre verso di lei e a spingerla a terra. Giusto in tempo per evitare un fendente rosso.

-Krkwk vrrzm ! G !

-Non riesco a capire una parola di quello che dici ! Che cosa stai dicendo ?

-Wzmmrr

-E poi perché sto qui a chiederlo ? Difensori !!!

Lo straniero si volta per parare un colpo della spada della Valchiria, ed uno immediatamente successivo del Cavaliere Nero al suo fianco.

Anche se sarebbe rassicurante, non c’è tempo di chiacchierare adesso. I due Difensori stanno attaccando il più ferocemente possibile, senza riuscire mai a cogliere di sorpresa l’avversario cremisi.

-Il nostro nemico sembra sapere il fatto suo nel combattimento, Cavaliere Nero.

-Come fa la sua…Attenta ! Dicevo…Mancato ! Come mai la sua spada non si spezza ?

-Anche la sua spada dev’essere indistruttibile come le nostre.

-Odio le svendite.

Vi chiederete perché i due super-eroi stiano sprecando energia nelle chiacchiere, in un momento simile. Neanche loro lo sanno, ma capiscono quanto sia stupido quando lo straniero riesce a schivare i loro colpi semplicemente chinandosi.

Il Cavaliere Nero prova a colpirlo alla testa, con meno violenza del solito dato che è l’unica parte del corpo dell’alieno a non essere corazzata.

Lo straniero è abbastanza veloce da spostarsi, e da sfruttare lo sbilanciamento del Cavaliere per farlo cadere a terra. La Valchiria parte nuovamente all’attacco, restando sbalordita quando lo straniero ha l’audacia di colpirla con un cazzotto in faccia… ed ancora di più dal trovarsi a fare un volo di dieci metri.

-Cos’è stato quel rumore ? – chiede il cieco Nottolone, prima di perdere conoscenza al suono di uno stivale cremisi che sbatte contro il suo cranio.

 

Lo straniero in armatura si incammina di nuovo verso Replica, che sta arrancando in mezzo alla polvere senza uno scopo o un pensiero coerente.

Un paio di artigli blu sfiora l’armatura. Una, due, tre volte di seguito.

Hellcat si è lanciata all’attacco, sfruttando la propria agilità super-umana per schivare i colpi dell’uomo in cremisi e continuare a parlare.

-Torn, ti ricordi di me vero ? Patsy ? Credevo dicessi di voler cercare il Dottor Strange ! Che c’entra lei !?

-Jgrkkw Ptsy, grfzzzkw Strng.

-Sì lo so, potrei anche aver capito male. Tu non sei di molto aiuto, però.

Un colpo dopo l’altro, Torn indietreggia costantemente. I loro riflessi sembrano alla pari, ed Hellcat si avvicina a centrare un bersaglio…quando Torn le afferra una mano, e la stringe.

Hellcat urla dal dolore, sentendo il rumore di qualcosa che si spezza prima di essere lanciata via come una bambola di pezza.

-Hey, super-spadaccino ! – lo chiama una voce femminile. Senza capire le parole ma intuendo il tono, Torn si volta.

Carol Danvers gli sta puntando addosso le pistole al plasma prese in custodia da Deadpool.

-Mai visto Indiana Jones ?

Carol fa fuoco, sicura di centrare il bersaglio dopo anni di esercizio ai poligoni di tiro di mezzo mondo (e mezza galassia). A suo onore, centra il bersaglio nonostante Torn si muova a velocità sovrumana per schivare le raffiche di plasma.

Il problema è che la sua spada rossa è in grado di deviare i colpi, e che in un attimo le si ritrova davanti. Carol scatta di fianco per evitarlo, ma Torn si aspettava la mossa e la colpisce con un pugno.

Carol riesce ad incassare, finendo contro un muro. Attraverso quello che era un muro prima di crollare per l’impatto, per essere precisi.

Togliendosi un po’ di macerie dai lunghi capelli biondi, Carol si rialza in piedi.

-“Ci vorrà tempo”, eh Dave ? I poteri mi sono già…

Un gancio destro ricoperto da un’armatura rossa, e le certezze di Miss Marvel crollano come il muro.

-Preferivo riavere il super-intuito – mormora prima di rendersi conto di non potersi rialzare.

 

La nube di polvere si sta dissolvendo, abbastanza da permettere a Replica di guardarsi bene attorno. Tutti i Difensori sono knock-out, e Torn avanza verso di lei brandendo la spada rossa.

-Cosa vuoi da me ? Non so chi sei. Non so neanche chi sono io. Perché dovresti…

-Ta-daa !!!

Qualcosa colpisce Torn, così inaspettatamente da fargli perdere l’equilibrio e fargli cadere d’in mano la spada cremisi.

Deadpool atterra davanti a lui, il costume in brandelli, continuando a parlare.

-Ospite d’onore, guest star non richiesta ma comunque gradita, campione galattico di rutto libero, salvatore dell’universo e delle bipedi con ghiandole mammarie in particolare…

Il mercenario afferra la spada cremisi, e mettendo il più possibile in mostra i muscoli la alza verso il cielo.

-He-Pool !!! IO HO IL…

Torn afferra un oggetto affilato dalla propria cintura...poco più di un tagliacarte…e lo usa per tagliare l’aria in direzione di Deadpool. Come risultato, il braccio destro dell’anti-eroe viene tagliato di netto e cade a terra rilasciando un bel po’ di sangue.

-IIIIIEOUCH !!! Dicevo…il…vizio di parlare troppo…e svenire come una femminuccia…

 

Superati gli ostacoli, Torn raccoglie da terra la propria arma staccandola dalle dita amputate di Deadpool. Adesso è davanti a Replica, che si sta rannicchiando contro il muro.

-Non ucciderci non ucciderci… - implora la ragazza.

-Vrrw Torn grfzzzkw. Mmkwjw.

Torn solleva la spada per uccidere Replica…ma non ci riesce, perché un cavo retrattile di titanio gli ha appena avvolto il polso. Voltandosi per capire che cosa stia succedendo, vede che si tratta del cavo degli artigli di Hellcat. Lo hanno afferrato la Valchiria e Carol, che gli stanno tenendo ferma la mano con fatica.

-Sangue di Odino…è…assai tenace…

-La priorità è salvare la ragazza – decide il Cavaliere Nero – Nottolone, vola verso di lei e…

-No, la priorità è fermare quell’assassino. Mentre noi lo teniamo bloccato, e colpiscilo.

I due uomini si guardano, uno con gli occhi e l’altro…lasciamo perdere con cosa, trattandosi di un cieco con i sensi mistici.

-Come sarebbe a dire, scusa ? – chiede l’ex Vendicatore.

-Vuole ucciderla, d’accordo, ma se lui ci sconfiggesse ancora ?

-Certo con questo atteggiamento non vinceremo mai ! Chi sei tu per darmi ordini, poi ?

-Sono il capo ! – urla Nottolone.

-E da quando ? Nessuno ti ha votato !

-Sono nei Difensori da più tempo di te !

-Io ero nei Vendicatori da molto prima !

-Ho comunque più esperienza di te !

-Ma se combattevo già nelle Crociate !

-I viaggi nel tempo non contano !

-In base a cosa !?

-RAGAZZI !!! – sbraita Carol – Chiunque sia il capo decidetevi e basta !!!

-Non riusciremo a tenerlo fermo a lungo ! – dice Hellcat, e a ragion veduta.

Anche Torn si è stancato del tiro alla fune, e prendendo il cavo di titanio tra due dita lo spezza come un ramoscello. Le tre donne rischiano di cadere a terra, ma recuperano presto l’equilibrio e si preparano allo scontro.

-Okay, comando io E SILENZIO – ordina Carol – E’ più forte di noi singolarmente, ma attaccando tutti insieme dovremmo farcela. Nottolone, al momento sei l’unico che può volare quindi porta in salvo Replica e torna ad aiutarci. Che state aspettando !? Datevi una mossa !!!

 

Quando i Difensori partono all’attacco, Deadpool approfitta della situazione per lanciare contro Torn tutta la sua scorta di granate. L’alieno le distrugge tutte con un solo colpo della spada, tagliando però anche diversi fumogeni che lo avvolgono subito in una fitta nebbia.

Un paio d’ali sfrecciano velocemente nella densa nuvola grigia, scomparendo verso l’alto con la preda tra gli artigli.

Due guerrieri attaccano lo spadaccino cremisi con le proprie armi indistruttibili, ma Torn riesce a bloccarne le spade quanto basta per poter scattare di lato e schivarli, saltando agilmente verso l’alto per seguire le macerie.

Hellcat lo insegue immediatamente, impegnandosi al massimo per reggere il ritmo. La parte più difficile è schivare le macerie create dai colpi di spada che creano a Torn una rapida strada per arrivare in cima al palazzo (distruggendo quasi tutto).

Nottolone è stato costretto ad utilizzare una strada molto meno diretta, passando per corridoi e scale. Anche se pesantemente rallentato, è ancora abbastanza veloce da raggiungere l’ultimo piano diversi secondi prima di Torn ed Hellcat. Sentendo le loro voci in avvicinamento, continua a volare verso l’alto.

Lo straniero riesce finalmente ad arrivare sul tetto, saltando fuori dal buco che ha appena creato, e si prepara a rilasciare un’ondata di energia rossa pronta a tagliare Nottolone a metà. Un’onda di energia che si espande nel cielo, mancando il bersaglio.

Hellcat gli è saltata addosso all’ultimo istante disponibile, sbilanciandolo pesantemente. Lancia un cavo retrattile verso di lui, nella speranza di ritardarlo quanto basta. Ma non basta. Torn afferra il cavo e lo usa per lanciare Hellcat in aria, facendole colpire il jetpack del Difensore.

I due compagni di squadra precipitano sul tetto dei Richmond Laboratories (o di quel che ne rimane). Torn immobilizza i due eroi privi di conoscenza e Replica nel cavo retrattile di Hellcat, e salta nel buco di dieci piani che si era creato.

 

Molto più sotto, Carol sta cercando di rimettere in sesto i lunghi capelli biondi dopo la battaglia. Mentre la Valchiria tiene d’occhio Deadpool.

-Voi non dovreste…ah…rincorrere il vostro amico mentre io me la squaglio e mi sbrigo a riscuotere i soldi ?

-Non aspettarti ringraziamenti per il tuo soccorso, troll – risponde la Valchiria mettendo le mani sui fianchi ed assumendo una posa minacciosa – Devi ancora pentirti di aver osato…

Nessuno dei due ha il tempo di finire il discorso, dato che un uomo in armatura cremisi gli atterra sulla testa dopo un volo diretto di dieci piani.

La Valchiria, abituata a colpi ben peggiori è subito in piedi. Deadpool è abbastanza volenteroso da tentare di fare lo stesso, ma sviene subito.

-Mkrrvzw kkkrjn – ridacchia Torn.

-Avrò cura di inciderlo sul tuo vascello funebre – risponde la Valchiria, lanciandosi all’attacco con un fendente della sua fida Dragonfang.

Torn risponde schivando il colpo come se fosse stato eseguito al rallentatore, e colpendola in faccia con il lato piatto della spada cremisi.

Il Cavaliere Nero afferra la spada e si prepara a colpire…restando letteralmente a bocca aperta quando Torn lo disarma con un rapido movimento di mano, arrivando vicinissimo a tagliarli un polso.

La Spada d’Ebano cade a terra, ed il Cavaliere Nero la segue dopo un vigoroso calcio in faccia. Torn si avvicina alla spada mistica e si china per afferrarla.

Si volta rapidamente per tagliare una grossa lastra di cemento che gli è stata lanciata addosso da Carol, lanciandole addosso la Spada d’Ebano.

Lei sta bene attenta a schivarla, sapendo che quella lama è in grado di tagliare qualunque cosa di questo mondo…e ben conoscendo la maledizione che colpirebbe suo marito se la Lama versasse del sangue.

Sa benissimo che Torn la metterà K.O, ma non può mettere in pericolo la sua vita per un po’ di orgoglio…anche se non resta nessun altro a fermare l’assassino.

 

I cieli di New York City non sono nuovi alle figure fiammeggianti. Nel corso degli ultimi cinquanta e passa anni, più di una mezza dozzina di eroi e criminali hanno volato sopra le teste dei cittadini.

Quindi nessuno si allarma quando Firelord, ex Araldo di Galactus il Divoratore di Mondi (e quindi una delle ultime persone che dovreste essere felici di conoscere) se ne sta sospeso a mezz’aria a guardare il panorama.

-Dunque, ricapitolando – riflette ad alta voce – Sono finito per caso nel mezzo di quella che sembra una caccia al tesoro che si espande fino ai limiti dell’Universo ed ha a che fare con dei ladri del futuro. E la scia di energia porta direttamente qui…come quasi tutte le cose interessanti di questo pianeta…ma è talmente flebile che neanche il mio Potere Cosmico può circoscrivere l’area. Se solo ci fosse un segno…-

Uno dei palazzi sotto di lui emette una scia di energia rossa, che procede verso l’alto fino a tagliarne i capelli di fiamma cosmica.

Firelord si esamina la testa, pur sapendo che non ci possono essere danni.

-Chissà perché, ma scommetto che certe cose a Silver Surfer non capitano.

Ben presto, Firelord rintraccia la fonte dell’onda rossa ed avverte una forte affinità con la firma energetica che sta cercando. Ben presto ne ha raggiunto il punto d’origine, constatando i danni alle strutture locali.

Quando atterra, vede un gruppo di terrestri che non riconosce, intenti a rimettersi in piedi dopo una rapida e sonora sconfitta. Un rapidissimo contatto mentale identifica i presenti come i Difensori.

Non sono loro ad emettere la scia che sta seguendo, però.

Le uniche altre due persone presenti sono una ragazza in un costume organico verdastro svenuta sul pavimento, ed un uomo in armatura pronto a colpirla con una spada. Per quanto non sia il senziente più sveglio dell’Universo, Firelord sa benissimo cosa deve fare

Torn si ferma prima di sferrare un colpo mortale con la sua spada, colto alla sprovvista dall’apparizione di un muro di fiamme cosmiche tra lui e la sua preda.

-Penso sia ora di qualche spiegazione, non pensi ? – chiede Firelord.

-Aah, finalmente qualcuno capace di una conversazione come si deve – risponde il cavaliere cremisi, riponendo la spada nel fodero.

 

Con la lentezza tipica di chi è stato investito più volte da un carro armato, i Difensori si rialzano in piedi. Avrebbero mille domande da fare, ma visto che da quando Firelord si è misteriosamente inserito nella scena riescono per la prima volta a capire ogni parola pronunciata dal loro nemico…ascoltano.

-Chi sei ? – chiede l’ex Araldo.

-Il mio nome è Torn delle Valli Insanguinate di Yttr, 62° Custode della Spada, ma preferisco Torn. Sei telepatico, vero ?

-Ho il Potere Cosmico, e non mi piacciono gli assassini. Che cosa ha fatto la ragazza per meritare la morte per mano tua ?

-Probabilmente niente. Ma guardala…porta uno dei Sigilli. Come quello che hai inciso sulla fronte.

-Questo ? – chiede Firelord sfiorando la pelle di energia solida – Si è inciso da solo, quando ho sconfitto un tizio qualche tempo fa. E’ questo quello che fai ? Uccidi tutti quelli che portano un “sigillo” ?

-No. Sconfiggo chiunque porti un Sigillo, è l’unico modo per recuperarli. Scusa…niente di personale…

Firelord vede chiaramente la mano di Torn arrivare all’elsa, ed estrarre la spada cremisi. Lo lascia fare, sicuro di sé… suo è il Potere Cosmico, il dominio sulla materia e sull’energia. Sa di essere un’invincibile macchina di distruzione…e quando la spada di Torn gli lacera il petto con un singolo squarcio obliquo lasciando fuoriuscire il suo sangue di energia allo stato puro, sa anche di essere un imbecille. E di essere stato sconfitto.

Una nebbia rossa esce dal suo corpo, avvolgendo quello di Torn prima di scomparire.

-E fanno tre. Ora, ragazzina…per il quarto…

Lo spadaccino solleva la sua arma, pronto ad utilizzarla per dividere a metà il corpo della ragazza. La spada si abbassa rapidamente, subendo subito un brusco rallentamento. Continua a scendere, ma lentamente. Sempre più lentamente…fino a fermarsi.

Fino a quando il respiro di Replica si ferma. Fino a quando il cuore dei presenti smette di battere. In altre parole, fino a quando il tempo si ferma completamente.

 

Un uomo e una donna in abiti paramilitari, con le piume al posto dei capelli, si materializzano nella “stanza” immobilizzata.

-Inserimento temporale completato, Shayera – nota il maschio leggendo qualcosa su un comando manuale grande come una calcolatrice.

-E giusto in tempo, Katar. Il nostro ladro ha già perso i Sigilli – risponde la femmina avvicinandosi a Firelord.

-Chi dobbiamo recuperare ?

-Bella domanda. Lo spadaccino e la ragazza in verde hanno i Sigilli, quindi sono decisamente dentro. Altre energie mistiche ?

-Sto controllando…accidenti. Questo posto è praticamente saturo di energia magica ! Ci sono tre spade magiche, una dea, due mortali con sensi mistici, uno con una maledizione… ci vorrebbero ore per capire cosa possiamo usare per alimentare le nostre macchine e cosa no.

-Non abbiamo delle ore, Katar. Portiamoli via tutti.

-Nove trasporti temporali, Shayera !? Il capo andrà su tutte le furie per uno spreco di energia del genere.

-Gli portiamo quattro Sigilli, Katar, un terzo dell’onnipotenza. Se non gli basta, abbiamo gli estremi per denunciarlo.

Così, undici persone scompaiono dal 21° secolo nello spazio tra i secondi.

E se credete che non possa finire in questo modo, rileggetevi il titolo. Questa non è una saga.

 

CONTINUA

IN QUALCHE MODO